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domenica 27 gennaio 2008

Per non dimenticare

Per Non Dimenticare

Non si può dimenticare ciò che è stato.
Non si può dimenticare, non si può cancellare.
I volti, i visi, le espressioni rimangono,
rimarranno. I cuori e le anime in quei volti.
Non si può dimenticare. Ma ricordare, quello sì.
Raccontare l'irraccontabile. Ed è mio, tuo,
nostro compito. Nostro dovere. Nostro
"piacere". Ricordare la più tragica pagina di
storia, la più tragica pagina di storia
dell'umanità intera.


 

I lager

I lager, campi di concentramento e sterminio nazisti (Konzentrationslager), furono utilizzati dal regime nazista dal 1933 per confinarvi dapprima gli oppositori politici, poi anche, e soprattutto, il popolo ebraico. Nel primo periodo (1933), con l'avvento al potere di Hitler, i lager avevano lo scopo di "rieducare" i tedeschi antinazisti: comunisti, socialdemocratici, obbiettori di coscienza. I campi di concentramento, solitamente (vedi i Glavnoye upravleniye lagerey, gulag russi aboliti dopo l'avvento di Gorbačėv) vengono costituiti per esercitare una stretta sorveglianza su un considerevole numero di individui sia nazionali che stranieri. Fu la Germania nazional-socialista, durante la seconda guerra mondiale, a dare ai campi di concentramento la sinistra fama che da allora conservano. Affidati direttamente al controllo delle SS, divennero, soprattutto negli anni della seconda guerra mondiale, sede della "soluzione finale" contro gli ebrei, oltre che di sperimentazioni pseudo-scientifiche su esseri umani. Le SS, coerenti con il "credo hitleriano", agivano quindi con brutalità e assuefacendosi a una completa insensibilità morale e a un perfetto automatismo dell'obbedienza. I lager più famigerati furono quelli di Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Mauthausen. In Italia funzionò il campo di concentramento di Fossoli, mentre l'unico campo di sterminio fu la Risiera di S.Sabba

AUSTRIA

ITALIA

  

 Hartheim

  

 Internamento nelle Marche

  

 Mauthausen

  

 Fossoli

  

  

  

 Risiera S.Sabba

    

FRANCIA

POLONIA

  

 Drancy

  

 Auschwitz

  

 Gurs

  

 Belzec

  

 Natzweiler Struthof

  

 Chelmino

   

 Gross-Rosen

GERMANIA

  

 Majdanek

  

 Bergen-Belsen

  

 Sobibor

  

 Buchenwald

  

 Stutthof

  

 Dachau

  

 Theresienstadt

  

 Dora-Mittelbau

  

 Treblinka

  

 Esterwegen

  

 Cracovia (ghetto)

  

 Flossenburg

  

 Plaszow

  

 Gardelegen

 

  

  

 Niederhagen

LITUANIA

  

 Neungamme

  

 Kovno (ghetto)

  

 Ravenbruck

  

  

  

 Sachsenhausen

  

  

Un milione di persone perirono anche in campi di concentramento meno noti in Juguslavia (Gospic, Jasenovac, Sajmiste), nei Paesi Bassi (Mechelen, Herzogen-busch), in Norvegia, Romania e Grecia.

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