Il nome del Blog nasce da una canzone dei Nomadi che è il mio gruppo preferito

Benvenuto

Ciao a Tutti
sono Claudio e vi do il benvenuto sul mio Blog

giovedì 25 dicembre 2008

Auguri di Buon Natale in tutte le lingue:

Auguri di Buon Natale in tutte le lingue:

Afrikaans: Gesëende Kersfees
Albanese:Gezur Krislinjden
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal
Basco: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengali: Shuvo Naba Barsha
Boemo: Vesele Vanoce
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa
Coreano: Sung Tan Chuk Ha
Croato: Sretan Bozic
Danese: Glædelig Jul
Eschimese: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Estone: Ruumsaid juuluphi
Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar
Filippino: Maligayan Pasko!
Finlandese: Hyvaa joulua
Francese: Joyeux Noel
Frisone: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier!
Gaelico (Scozia): Nollaig chridheil huibh
Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!
Gallese: Nadolig Llawen
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Greco: Kala Christouyenna!
Hamish Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr!
Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara!
Hawaaiano: Mele Kalikimaka
Hindi: Shub Naya Baras
Indonesiano: Selamat Hari Natal
Inglese: Merry Christmas
Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Irochese: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay.
Islandese: Gledileg Jol
Isola di Man: Nollick ghennal as blein vie noa
Latino: Natale hilare et Annum Faustum!
Latviano: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu!
Lituano: Linksmu Kaledu
Macedone: Sreken Bozhik
Maltese: LL Milied Lt-tajjeb
Maori: Meri Kirihimete
Navajo: Merry Keshmish
Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul
Occitano: Pulit nadal e bona annado
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig Kerstfeast
Papua Nuova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie
Portoghese (Brasile): Boas Festas e Feliz Ano Novo
Portoghese: Feliz Natal
Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua
Rumeno: Sarbatori vesele
Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom
Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou
Sardo: Bonu nadale e prosperu annu nou
Serbo: Hristos se rodi
Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce
Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto
Spagnolo: Feliz Navidad
Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År
Tailandese: Sawadee Pee Mai
Tedesco: Fröhliche Weihnachten
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
Ucraino: Srozhdestvom Kristovym
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket
Urdu: Naya Saal Mubarak Ho
Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh
Yoruba: E ku odun, e ku iye'dun!

Semplicità dell'amicizia

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Semplicità dell'amicizia
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(Anonimo africano)

Due amici vivevano in due villaggi l'uno dall'altro lontani.
Una sera scoppiò un gran temporale, e la luna non c'era; ma uno dei due amici si svegliò ed ebbe voglia di andare a trovare l'altro. Si mise in cammino, benché avesse paura che un fulmine potesse colpirlo o il fantasma della notte mangiarlo.
Ma non si fermò fino a che non fu giunto alla capanna dell'amico. Era fradicio come fosse caduto in un fiume, ma portò nel capanno legna secca ed asciutta, accese il fuoco e fece cuocere il riso da offrire all'amico che frattanto si era svegliato.
«Perché sei venuto di notte, con questo tempaccio?», gli chiese l'amico.
«Perché mi era venuta voglia di stare vicino a te. Forse che il temporale ti ha chiesto il suo permesso per scoppiare?».

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mercoledì 24 dicembre 2008




La prima dote di un educatore

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La prima dote di un educatore
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(Padre Arsenio)

Prima dote di un educatore, per essere ascoltato, è l'essere amato, quindi si deve cercare non tanto di farsi temere, quanto di farsi amare, e questo lo si ottiene amando: se vuoi essere amato, ama tu per primo. E, quando si è amati, dall'amato si ottiene quanto si vuole. Ad un amor paterno corrisponde un amor filiale.

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CANDY CANE (PAESI ANGLOSASSONI)

CANDY CANE (PAESI ANGLOSASSONI)


I Candy Cane sono bastoncini di zucchero bianchi e rossi e appartengono alla tradizione natalizia anglosassone (americani soprattutto). I bambini li ricevono in dono durante le feste e li utilizzano spesso, oltre che come gustosissimi dolci da leccare e succhiare, come motivi ornamentali per addobbare l'albero.
Il Candy Cane, però, non è solo un dolcetto tipico per la gioia dei più piccoli, ma un vero e proprio insieme di simboli di origine cristiana: il bianco sta, infatti, a indicare la purezza della nascita di Gesù e il suo essere senza peccato; la durezza rappresenta la solidità su cui si fonda la Chiesa; la forma (una "J" allungata) simboleggia la parola Jesus, mentre le

 


 

quattro strisce rosse (tre più sottili e una più spessa) che li decorano rappresentano i segni della flagellazione sulla croce e il sangue versato da Cristo.

  


 

giovedì 18 dicembre 2008

La Mensa

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La Mensa
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(Fonte non specificata)

Alla mensa di Dio
c'è posto per tutti
c'è posto anche per me.
Alla mensa di Dio
non ci sono differenze
né discriminazioni
e l'invito è libero
senza costrizioni.
Alla mensa di Dio
troveremo il Pane
per sfamarci
non porteremo regali
niente doni
niente inviti da ricambiare
solo noi con il nostro niente.
Alla mensa di Dio
Dio ci guarderà
prenderà il Pane
e dirà:
"Alla mensa di Dio
c'è solo un segreto
chi ha patito sulla Terra
la fame o la sete
è invitato
ma chi non si è spezzato
e chi non mi ha sfamato
quando sulla Terra l'ho incontrato
busserà invano e non troverà niente!".

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mercoledì 17 dicembre 2008

Allora è Natale

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Allora è Natale
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(Fonte non specificata)

Se il Natale è Gesù
riconosciuto e amato,
allora è Natale.

Se il Natale è Gesù
accolto nella confessione e nell'eucaristia,
allora è Natale.

Se il Natale è Gesù
annunciato ai figli,
donato ai poveri nella carità,
professato dentro le gioie e le fatiche della vita,
di fronte a tutti, allora è Natale.

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martedì 16 dicembre 2008

Una buona medicina

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Una buona medicina
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(Aelredo di Rievaulx)

Non c'è medicina più forte o più efficace o più eccellente per le nostre ferite in tutte le cose terrene che avere chi soffra con noi in ogni sventura e goda nei successi.
L'amicizia rende dunque la prosperità più splendida e l'avversità più leggera dividendola un po' ciascuno.
In ogni azione, in ogni ricerca nella certezza, nel dubbio, in ogni evenienza, in ogni disavventura, in segreto e in pubblico, in ogni decisione, in casa e fuori, dovunque l'amicizia è gradita, l'amico è necessario e il suo favore utile.

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lunedì 15 dicembre 2008

La pace

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La pace
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(L. Housman)

La pace guardò in basso
e vide la guerra,
"Là voglio andare" disse la pace.

L'amore guardò in basso
e vide l'odio,
"Là voglio andare" disse l'amore.

La luce guardò in basso
e vide il buio,
"Là voglio andare" disse la luce.

Così apparve la luce
e risplendette.

Così apparve la pace
e offrì riposo.

Così apparve l'amore
e portò vita.

E il Verbo si fece carne
e dimorò in mezzo a noi.

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venerdì 12 dicembre 2008

Non c'è nessuno…

 Non c'è nessuno più fragile di chi si anestetizza con gli elogi che riceve.

Una persona intelligente non tiene conto degli elogi a buon mercato, preferisce una critica

onesta, fatta con l'intenzione di condurla verso la perfezione.

E' sciocco colui che ingrassa per le lusinghe alla sua intelligenza, al

suo sapere, alla sua ricchezza o alla bellezza, e non sa che coloro

che ora lo lusingano poi lo scherniranno

per la sua mediocrità e la sua stupidità.

La vanità inebria, rende incapaci di essere autocritici e getta nel

ridicolo.

  Preferisci sempre una critica onesta ad una lode falsa.

 
 

 
 

da: Ogni giorno la sua gioia

di S.J.Nobre

 
 

giovedì 11 dicembre 2008

Amici

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Amici
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(Fonte non specificata)

Noi siamo una lettera di Dio.

Egli ha mandato te al mio indirizzo e me al tuo.

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domenica 7 dicembre 2008

Ah, le piccole cose...!

Ah, le piccole cose...!

 Una donna sognò che entrava in un negozio,appena inaugurato

nella piazza del mercato e, con sua sorpresa, scoprì che Dio si trovava

dietro il banco. << Che cosa vendi qui?>>, gli domandò.

<< Tutto quello che il tuo cuore desidera>> rispose Dio.

Quasi senza credere alle sue orecchie, la donna si decise a chiedere

la cosa migliore che un essere umano potrebbe desiderare:

<< Desidero pace di spirito, amore, felicità, saggezza e assenza di

ogni paura>>, disse. E poi, dopo un istante di esitazione, aggiunse:

<< Non solo per me, ma anche per tutto il mondo>>.

Dio sorrise e disse:<< Credo che tu non abbia compreso, mia cara.

Qui non vendiamo frutti. Vendiamo solo semi>>.

 
 

A.de Mello


 

sabato 6 dicembre 2008

Digiunare

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Digiunare
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(Jean Galot, Ritorno alla sorgente)

Fa' digiunare il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l'allontana
dal tuo amore, Signore, e che si unisca a te
più esclusivamente e più sinceramente.

Fa' digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi
come unica ambizione, quella di servirti.

Fa' digiunare le nostre passioni,
la nostra fame di piacere,
la nostra sete di ricchezza,
il possesso avido e l'azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacerti in tutto.

Fa' digiunare il nostro io,
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuol trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.

Fa' digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,
severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa' che esprima solo stima e bontà.

Che il digiuno dell'anima,
con tutti i nostri sforzi per migliorarci,
possa salire verso di te come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.

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giovedì 4 dicembre 2008

Siamo mendicanti di Dio.

Siamo mendicanti di Dio.


 

            Se abbiamo denaro, chiediamo la pace.

            Se abbiamo la pace, chiediamo l'amore.

            Se siamo malati, reclamiamo la salute.

            Oppressi, esigiamo giustizia. Errani, chiediamo una casa.

            Disonorati, supplichiamo verità.

            Se siamo tranquilli, mendichiamo la fede.

            Se siamo orgogliosi, elemosiniamo umiltà.

            Non c'è chi non abbia qualcosa da chiedere.

            Di più, non c'è chi, chiedendo, resti senza ricevere.

            E' l'infinita bontà di Dio che noi dobbiamo ringraziare.

 
 

 
 

            da: Ogni giorno la sua gioia di S.J.Nobre

mercoledì 3 dicembre 2008

Ascoltami, o Dio!


 

 
 

Ascoltami, o Dio!


M'avevano detto che tu non esistevi
ed io, come un idiota, ci avevo creduto.
Ma l'altra sera, dal fondo della buca di una bomba,
ho veduto il tuo cielo.


All'improvviso mi sono reso conto
che m'avevano detto una menzogna.
Se mi fossi preso la briga di guardare bene
le cose che hai fatto tu,
avrei capito subito che quei tali
si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.


Strano che sia stato necessario
ch'io venissi in questo inferno
per avere il tempo di vedere il tuo volto!
Io ti amo terribilmente...
ecco quello che voglio che tu sappia.
Ci sarà tra poco una battaglia spaventosa.
Chissà?
Può darsi che io arrivi da te questa sera stessa.


Non siamo stati buoni compagni fino ad ora
e io mi domando, mio Dio,
se tu mi aspetterai sulla porta.
Guarda: ecco come piango!
Proprio io, mettermi a frignare!
Ah, se ti avessi conosciuto prima
Andiamo! Bisogna che io parta.
Che cosa buffa:
dopo che ti ho incontrato non ho più paura di morire.
Arrivederci!

Tu sei Dio

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Tu sei Dio
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(Michel Quoist)

Gesù, senza troppa difficoltà credo che Tu sia Dio.
Tuo Padre me lo ha suggerito, ne sono sicuro,
poiché ci hai detto che da soli li non potevamo crederlo,
e lo ringrazio per questo dono meraviglioso
che trasforma la mia vita;
ma confesso, non è facile per me credere che Tu sia uomo.
Non un superuomo: un uomo. Uno vero.
E che non hai giocato a fare l'uomo, mascherato da uomo
per fingere di essere come noi, solidale per tutta la nostra vita.
Eppure, Signore, se ogni tanto faccio fatica a crederlo
quando medito questo mistero soltanto nella mia testa,
è per me la più meravigliosa delle notizie
quella che mi colma di riconoscenza e di gioia,
quando la contemplo nel mio cuore.
Poiché è ai miei occhi la prova più sicura, la più sconvolgente,
che ci ami sopra ogni altra cosa,
e che questo amore ci è vicino, così vicino da toccarci,
da mettere radici in noi.
In questa umanità da Te creata, ma così lontana,
da Te così lontana se non fossi venuto.
Perché avresti potuto amare dall'alto, Signore,
e mandarci un ambasciatore che Ti rappresentasse,
e invece ti sei spostato personalmente.
Saresti potuto venire accanto a noi, Tu, Dio, per trascinarci.
E noi, uomini, per seguirti.
Ma Tu sei venuto tra di noi, uomo come noi,
talmente come noi che siamo diventati fratelli.
Fratelli del bimbo che piangeva, beveva il latte di sua madre.
Fratelli del fanciullo che imparava a leggere, a pregare.
Fratelli dell'uomo che predicava così bene... troppo bene,
da morirne fra le torture, offrendo la sua vita per noi.
Fratello.
Nostro fratello Gesù,
grazie perché sei venuto tra noi come uomo vero.
Amen.

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domenica 30 novembre 2008

Preghiera dei genitori

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Preghiera dei genitori
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(Fonte non specificata)

Ti preghiamo Signore
di concederci vita
per poter vedere come crescono i nostri figli,
di concederci sapienza
per poter insegnare loro, senza tenerli sotto tutela,
di concederci saggezza
in modo che le nostre azioni non appesantiscano la loro vita, con dei pregiudizi,
di concederci amore
in modo che sappiamo condurli verso la meta
di concederci benedizione,
perché sappiamo dire di sì alla scelta che vorranno fare
soprattutto se tu Signore
chiamerai qualcuno dei nostri figli
ad una vita di speciale consacrazione
ed incontro con Cristo nostro Salvatore.
Amen.

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venerdì 28 novembre 2008

Servire te

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Servire te
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(Rabindranath Tagore)

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.
Chiamerò tutti il giorno in cui potrò trovare
un granello della polvere dei tuoi piedi.

Non potrò nascondere
le parole della tua chiamata.
In tutte le parole, in tutte le azioni
proclamerò la tua adorazione.
Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

Gli onori che ho ricevuto nel lavoro
se ne andranno tutti lontano.
Solo il tuo onore, ad una voce,
risuonerà nel mio corpo, nel mio spirito.

Quando me ne starò,
distratto alla finestra del mondo,
anche il viandante della strada
vedrà nel mio volto la tua parola.

Lascerò tutti gli onori,
ma non l'onore di servire te.

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giovedì 27 novembre 2008

Preghiera dell'Anziano

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Preghiera dell'Anziano
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(Anonimo)

Signore vieni a mettere
qualcosa di nuovo in me,
al posto di quanto a poco a poco
vien meno coi passare degli anni.

Metti in me un amore più grande,
una semplicità più serena,
una delicatezza più profonda.

Al posto dell'entusiasmo,
metti in me un sorriso di bontà per tutti:
aiutami a comprendere il mio prossimo,
a interessarmi dei suoi problemi
e a non essere mai una nuvola nera
che rattrista, ma una luce discreta che rallegra.

Fa' che la memoria mi permetta
di ricordare le cose più belle e più buone
che ci sono nella vita,
così da farne parte agli altri
e godere della loro gioia.

Fa', o Signore, che la mia fede non venga
mai meno e che io sappia umilmente
e discretamente testimoniarla con la vita.
Amen.

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mercoledì 26 novembre 2008

Sei enormemente magnifica!

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Sei enormemente magnifica!
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(Fonte non specificata)

Così scrive una tredicenne nel suo diario personale.

Il mio papà dice che sono enormemente magnifica.
Io mi chiedo se lo sono davvero.
Per essere enormemente magnifica...
Sara dice che bisogna avere bellissimi, lunghi capelli ricci come i suoi.
Io non li ho.
Per essere enormemente magnifica...
Gianni dice che bisogna avere denti bianchi e perfettamente dritti come i suoi.
Io non li ho.
Per essere enormemente magnifica...
Jessica dice che non devi avere quelle piccole macchie marroni sulla faccia che si chiamano lentiggini.
Io le ho.
Per essere enormemente magnifica...
Marco dice che bisogna essere la più intelligente della classe.
Io non lo sono.
Per essere enormemente magnifica...
Stefano dice che bisogna saper dire le battute più buffe della scuola.
Io non lo so fare.
Per essere enormemente magnifica...
Laura dice che bisogna vivere nel quartiere più carino della città e nella casa più graziosa.
Io non lo faccio.
Per essere enormemente magnifica...
Mattia dice che bisogna indossare solo i vestiti più carini e le scarpe più alla moda.
Io non li indosso.
Per essere enormemente magnifica...
Samantha dice che bisogna provenire da una famiglia perfetta.
Non è il mio caso.
Ma ogni sera, quand'è ora di dormire, papà mi abbraccia forte e dice:
«Tu sei enormemente magnifica e io ti voglio bene!».
Papà deve sapere qualcosa che i miei amici non sanno....

Anche Dio, in ogni istante, ti abbraccia forte e dice
"Tu sei enormemente magnifica/o e io ti voglio bene!"..
Dio deve sapere qualcosa di te che gli altri non sanno.

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martedì 25 novembre 2008

La preghiera del creato

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La preghiera del creato
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(Kahlil Gibran)

Se ascoltate i boschi e le montagne nella quiete della notte,
li sentirete dire in silenzio:
"Dio nostro, è nostra volontà ciò che tu vuoi.
E' nostro desiderio ciò che tu desideri.
E il tuo comando trasforma le nostre notti,
che sono le tue notti,
in giorni che sono i tuoi giorni.
Non possiamo chiederti nnulla, perché conosci i nostri bisogni,
prima ancora che essi nascano:
il nostro bisogno sei tu; e nel darci te stesso, ci dai tutto".

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lunedì 24 novembre 2008

Guarda come è reale questo messaggio:

Guarda come è reale questo messaggio:

Puoi immaginare cosa succederebbe se noi trattassimo la Bibbia nel modo in cui trattiamo il nostro telefonino?

... se noi trasportassimo la Bibbia nella nostra 24 ore, nella borsetta, appesa alla cintura, o nel taschino della nostra giacca?

... se le dessimo un colpo d'occhio più volte nella nostra giornata?

... se tornassimo sui nostri passi per cercarla, dopo averla dimenticata a casa o in ufficio?

... se l'utilizzassimo per mandare dei messaggi ai nostri amici?

... se la trattassimo come se non potessimo vivere senza di lei?

... se la regalassimo ai nostri figli, per essere sempre in contatto con loro?

... se la portassimo con noi in viaggio, nel caso in cui avessimo bisogno di
aiuto?

... se la aprissimo immediatamente in caso di pericolo?

Contrariamente al cellulare, la Bibbia ha sempre 'campo'. Possiamo
connetterci ed essere in contatto con Dio, in qualsiasi luogo (persino in
alta montagna, o in mare aperto).

Non dobbiamo preoccuparci della mancanza di credito, perché Gesù ha già
pagato per sempre la ricarica, e i crediti sono illimitati.

Ancora meglio: la comunicazione non viene mai interrotta, e la batteria è
caricata per tutta una vita.

*NUMERI DA DIGITARE in caso di PERICOLO*:
· Se sei triste
· componi * Giovanni 14 *
· Se la gente mormora contro di te
· componi * Salmo 27 *
· Se sei innervosito o stressato
· componi * Salmo 51 *
· Se sei ansioso
· componi * Matteo 6:19-24 *
· Se sei in pericolo
· componi * Salmo 63 *
· Se la tua fede ha bisogno di essere fortificata
· componi * Ebrei 11 *
· Se ti senti solo e hai paura
· componi * Salmo 22 *
· Se sei duro e critico
· componi * 1 Corinzi 13 *
· Per conoscere il segreto della felicità
· componi * Colossesi 3:12-17 *
· Se ti senti triste e solo
· componi * Romani 8:31-39 *
· Se desideri la pace e il riposo
· componi * Matteo 11:25-30 *
· Se il mondo ti sembra più grande di Dio
· componi * Salmo 90 *.

Annota questi numeri nella tua agenda (magari in quella del tuo cellulare!).

Forse, se ne farai uso, saranno importanti in alcuni momenti della tua vita!
Ci sono momenti in cui è meglio avere un numero biblico da comporre
(per trovare l'aiuto di Dio)
che avere un numero di telefono da comporre (per Trovare l'aiuto di un uomo)!
Passa questi numeri di soccorso biblico ad altri; potrebbero salvare una vita!
*AUTORE SCONOSCIUTO*

sabato 22 novembre 2008

Ascoltare

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Ascoltare
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(Anthony De Mello)

Quando un uomo, il cui matrimonio era in crisi, cercò il suo consiglio, il maestro disse: "Devi imparare ad ascoltare tua moglie".
L'uomo prese a cuore questo consiglio e tornò dopo un mese per dire che aveva imparato ad ascoltare ogni parola che la moglie dicesse.
Il maestro le disse sorridendo: "Ora torna a casa e ascolta ogni parola che non dice".

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venerdì 21 novembre 2008

Quando ti imbatti in una cosa bella

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Quando ti imbatti in una cosa bella
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(Bruno Maggioni)

Quando t'imbatti in una cosa bella, la racconti.
E quando t'imbatti in una cosa vera, la dici.
E se hai capito che la storia di Gesù ha illuminato il cammino del mondo e dell'uomo dandogli senso, allora lo racconti. Non puoi farne a meno.
E se l'incontro con Gesù ha cambiato la tua esistenza dandole forza, direzione, senso, allora inviti gli amici a condividerla.

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mercoledì 19 novembre 2008

Ogni giorno la sua gioia

Ogni giorno la sua gioia

di S.J.Nobre


 

La vita è una lotta continua.

Sii contento del tuo passato quando nel presente puoi contemplare i frutti

del tuo lavoro.

Non travolgere nessuno lungo il tuo cammino.

Non pensare di dovere saltare dei gradini.

Ma passo dopo passo, gradino dopo gradino, realizza il tuo

destino di lottare e vincere.

Ciò che conquisti è tuo, frutto della tua volontà e della

tua fatica.

Ciò che è del vicino non ti deve preoccupare.

Abbi cura soltanto di ciò che Dio ti ha permesso

di possedere, perché soltanto di questo

sei responsabile.

 
 

 
 

domenica 16 novembre 2008

La preghiera è uno slancio del cuore

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La preghiera è uno slancio del cuore
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(S. Teresa di Lisieux)

La preghiera
è uno slancio del cuore,
è un semplice sguardo
gettato verso il Cielo,
è un grido di gratitudine
e di amore nella prova
come nella grazia;
insomma è qualche cosa
di grande, di soprannaturale,
che mi dilata l'anima
e mi unisce a Gesù.

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giovedì 13 novembre 2008

Sette tecniche per migliorare le relazioni

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Sette tecniche per migliorare le relazioni
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(Davide Weiss)

Le sei parole più importanti
"Riconosco di aver commesso un errore".

Le cinque parole più importanti:
"Hai fatto un buon lavoro".

Le quattro parole più importanti:
"Che cosa ne pensi?".

Le tre parole più importanti:
"Se tu potessi".

Le due parole più importanti:
"Grazie tante".

La parola più importante:
"Noi".

La parola meno importante:
"Io".

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lunedì 10 novembre 2008

Amore e potere

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Amore e potere
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(A. De Conciliis)

Meglio sedersi su uno sgabello ed essere amati, che sul trono ed essere odiati.

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venerdì 7 novembre 2008

Condividere

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Condividere
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(Osho)

Condividi la tua positività, condividi la tua luce, condividi tutto ciò che hai.
Qualsiasi cosa bella tu abbia, non accumularla.

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giovedì 6 novembre 2008

Non giudicare mai

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Non giudicare mai
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(Preghiera di un vecchio indiano sioux)

O grande spirito aiutami a non giudicare mai gli altri
prima di aver camminato due settimane nei loro pensieri.

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martedì 4 novembre 2008

Il dono più grande

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Il dono più grande
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(Il Papa all'AC, Loreto, 5/09/2004)

Il dono più grande che potete fare alla Chiesa e al mondo è la santità.

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domenica 2 novembre 2008

La prova del vero amore

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La prova del vero amore

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(S. Teresa di Gesù)


 

E' nel mezzo delle tentazioni che si conosce l'amore, non in luoghi segreti; e, credetemi, il nostro beneficio sarà incomparabilmente maggiore, anche se si possono commettere errori e si può anche cadere.

Noi giungiamo a conoscere quello che siamo e se le nostre virtù sono reali. Chi è sempre solo, per quanto santo creda di essere, non può sapere se è paziente ed umile e non ha mezzi per saperlo. Ritengo che un solo giorno di quella conoscenza di sé che rende umili, per quanto ci provochi tristezza e dolore, sia una grazia concessaci da nostro Signore, più grande di molti giorni di preghiera.

Sarebbe triste se potessimo pregare soltanto in luoghi segreti.

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sabato 1 novembre 2008

E non ti vedo

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E non ti vedo
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(Renzo Bersacchi, Marinaio di Dio)

Sei penetrato in me
senza fartene accorgere, come da una porta socchiusa
il delicato amante che rimane alle spalle
per non turbare il sogno che lo sogna,
ma sei vivo, più vivo
dell'assente invocato.
Ti presagisco nella perplessità d'ogni amore,
nell'ascolto che supera la voce,
nello sguardo che varca la veduta.
Ma dove sei? Dove cominci?
Forse
quando finisce l'albero, al di là dell'estrema
curvatura del mare,
nel cavo del silenzio, nella spuma
del suono. Sei il proseguo
d'ogni carezza, il cuore più accorato
della gioia e del dolore.
E non Ti vedo,
come non vedo l'aria che respiro
e la luce profonda che colora.

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venerdì 31 ottobre 2008

La trappola per topi

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La trappola per topi
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(non conosciuta)

Un topo stava guardando attraverso un buco nella parete, spiando quello che il contadino e sua moglie stavano facendo. Avevano appena ricevuto un pacco e lo stavano scartando tutti contenti.
"Sicuramente conterrà del cibo" pensò il topo.
Ma quando il pacco fu aperto il piccolo roditore rimase senza fiato. Quella che il contadino teneva in mano non era roba da mangiare, era una trappola per topi!
Spaventato, il topo cominciò a correre per la fattoria gridando: "State attenti! C'è una trappola per topi in casa! C'è una trappola per topi in casa!".
La gallina, che stava scavando per terra alla ricerca di semi e vermetti, alzò la testa e disse: "Mi scusi, signor Topo, capisco che questo può costituire per lei un grande problema, ma una trappola per topi non mi riguarda assolutamente. Sinceramente non mi sento coinvolta nella sua paura". E, detto questo, si rimise al lavoro per procurarsi il pranzo.
Il topo continuò a correre gridando: "State tutti attenti! C'è una trappola per topi in casa! C'è una trappola per topi in casa!". Casualmente incontrò il maiale che gli disse con aria accattivante: "Sono veramenrte dispiaciuto per lei, signor Topo, veramente dispiaciuto, mi creda. ma non c'è assolutamente nulla che io possa fare".
Ma il topo aveva già ripreso a correre verso la stalla dove una placida mucca ruminava, sonnecchiando, il suo fieno.
"Una trappola per topi? - gli disse - E lei crede che costituisca per me un grave pericolo?". Fece una risata e riprese a mangiare tranquillamente.
Il topo, triste e sconsolato, ritornò alla sua tana preparandosi a dover affrontare la trappola tutto da solo.
Proprio quella notte, in tutta la casa si sentì un fortissmo rumore, proprio il suono della trappola che aveva catturato la sua preda. La moglie del contadino schizzò fuori dal letto per vedere cosa c'era nella trappola ma, a causa dell'oscurità, non si accorse che nella trappola era stato preso un grosso serpente velenoso. Il serpente la morse.
Subito il contadino, svegliato dalle urla di lei, la caricò sulla macchina e la portò all'ospedale dove venne sottoposta alle prime cure. Quando ritornò a casa, qualche giorno dopo, stava meglio ma aveva la febbre alta. Ora tutti sanno che quando uno ha la febbre non c'è niente di meglio che un buon brodo di gallina. E così il contadino andò nel pollaio e uccise la gallina trasformandola nell'ingrediente principale del suo brodo. La donna non si ristabiliva e la notizia del suo stato si diffuse presso i parenti che la vennerro a trovare e a farle compagnia. Allora il contadino pensò che, per dare da mangiare a tutti, avrebbe fatto meglio a macellare il suo maiale. E così fece.
Finalmente la donna guarì e il marito, pieno di gioia, organizzò una grande festa a base di vino novello e bistecche cotte sul barbecue. Inutile dire quale animale fornì la materia prima.

Morale: la prossima volta che voi sentirete qualcuno che si trova davanti ad un problema e penserete che in fin dei conti la cosa non vi riguarda, ricordatevi che quando c'è una trappola per topi in casa tutta la fattoria è in pericolo.
"Quando senti suonare la campana non chiederti per chi suona. Essa suona anche per te" (Ernest Hemingway).

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giovedì 30 ottobre 2008

Coprendo il sole con una mano

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Coprendo il sole con una mano
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(Paulo Coelho)

Un discepolo cercò il rabbino Nahman di Braslaw. "Non continuerò i miei studi dei Testi Sacri", disse. "Abito in una piccola casa con i miei fratelli e i genitori, e non trovo mai le condizioni ideali per concentrarmi su ciò che è importante".
Nahman indicò il sole e chiese al suo discepolo di mettersi la mano davanti al viso, in modo da occultarlo. Il discepolo lo fece. "La tua mano è piccola, eppure riesce a coprire completamente la forza, la luce e la maestosità dell'immenso sole. Nella stessa maniera, i piccoli problemi riescono a darti la scusa necessaria per non proseguire nella tua ricerca spirituale. Così come la mano può avere il potere di nascondere il sole, la mediocrità ha il potere di nascondere la luce interiore. Non incolpare gli altri per la tua incompetenza".

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mercoledì 29 ottobre 2008

Grazie Mamma …

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Lettera della mamma
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(Fonte non specificata)

Grazie, figliola carissima, per avermi dato l'opportunità di fare ancora formine di sabbia, di andare in barca, di spingere in mare barchette giocattolo, di salire sulla giostra, e di accarezzare le caprette allo zoo. Grazie per avermi dato la scusa per fare in casa la marmellata e per cuocere torte di compleanno; grazie per aver riportato il divertimento nella mia esistenza...
Grazie per aver creduto che le mie torte di compleanno fossero magiche, i miei disegni sorprendenti e le mie storie le più belle del mondo.
A volte, quando sono particolarmente giù, mi rincuori - proprio come facevo io a te.
E questo mi incoraggia e mi rallegra. Grazie per tenermi d'occhio, amore.
E' sempre una sorpresa scoprire di avere una figlia giovane come te. Grazie, cara, per non pensare che io sia vecchia. O, almeno, non così vecchia... La cosa più bella che mi hai dato è l'amicizia.
Grazie per i denti di leone appassiti, per i ciottoli bagnati, per le caramella già succhiate, per i baci appiccicosi. Grazie per amarmi...
Grazie per raccontarmi quando il tuo ragazzo ha dei problemi, anche se non c'è niente che io possa fare per aiutarlo. Grazie per telefonarmi avvertendo che sta sta iniziando un documentario alla tele e per chiedermi ricette in cucina. Grazie per i tuoi bigliettini di buon compleanno, che arrivano sempre puntuali. Grazie per darmi consigli. Grazie per lasciarmi entrare nella tua vita.
...Grazie per avermi mostrato, quando pensavo che i miei giorni di mamma fossero finiti, che la stagione migliore per noi sta iniziando adesso...

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martedì 28 ottobre 2008

L'educazione

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L'educazione
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(Bruno Ferrero, A volte basta un raggio di sole)

Quand'ero adolescente - raccontava un uomo ad un amico - mio padre mi mise in guardia da certi posti in città. Mi disse: "Non andare mai in una discoteca, figlio mio".
"Perché no, papà?", domandai.
"Perché vedresti cose che non dovresti vedere".
Questo, ovviamente, suscitò la mia curiosità. E alla prima occasione andai in una discoteca.
"E hai visto qualcosa che non dovevi vedere?", domandò l'amico.
"Certo", rispose l'uomo. "Ho visto mio padre".

Un bambino in piedi sul letto nel suo pigiamino rosso punta il dito contro la mamma e fieramente dichiara: "In non voglio essere intelligente. Io non voglio essere beneducato. Io voglio essere come papà!".
L'esempio non è uno dei tanti metodi per educare. E' l'unico.

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domenica 26 ottobre 2008

Ti amo fratello

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Ti amo fratello
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(Angela Natilla)

Ti amo fratello/sorella
per le piccole attenzioni d'ogni giorno
e ti amo per quello che sei
e in ricchezza e in povertà mi doni.

Ti amo fratello/sorella
anche se sei distante
perché non amo di te
la tua presenza fisica,
amo invece il camminarti a fianco
come amo di te
il fatto che tu mi cammini a fianco.

Ti amo fratello/sorella
perché sei dono di Dio
al mio piccolo cuore
che ti riscalda
e ti ripara dal freddo in nome Suo
anche quando, a volte,
Lo senti meno vicino
o senti vacillare la tua forza
oppure ti ritrovi tu più debole e stanco.

Ti amo fratello/sorella
per le cose minuscole
che sollevano la mia e la tua solitudine
e ti amo perché ti fai bagnare gli occhi di lacrime
quando vedi i miei,
offuscati e socchiusi, annebbiare la fiducia costruita a fatica.

Ti amo fratello/sorella
per il sorriso pacato e forte
delle tue labbra,
come ti amo per il tuo viso preoccupato e affaticato
che mi permetti di vedere.

Ti amo fratello/sorella
per il sole e la luna
che in te fai baciare,
per il cielo e la terra
che fai incontrare,
per il dolore e la gioia
che non allontani
e stringi forte
con le tue mani ed il tuo corpo:
respiro ristretto della tua anima.

Ma sopra le maree ed ogni cielo
che all'orizzonte si perde ad occhio umano, io ti amo
perché sei mio fratello/sorella
e, come tale,
l'altra parte di me che mi abita,
ti amo come tu ami me
e con i nostri corpi protesi in alto
noi siamo l'eredità più bella
lasciata da nostro Padre in terra.

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venerdì 24 ottobre 2008

Pensateci

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Essere vivi
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(Fonte non specificata)

Nella vita non puoi essere un pacco che l'ostetrica consegna al becchino.
La vita è un dono di Dio che non va sprecato.

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giovedì 23 ottobre 2008

Come un mendicante

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Come un mendicante
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(Toukaram)

Signore, come un mendicante
sto alla tua porta e ti imploro.

Mio Dio, fammi l'elemosina
di un po' d'amore: lo riceverò
dalle tue mani amorose.

Non permettere che ti invochi invano:
non ho alcun merito,
non possiedo nulla, non esigo nulla,
non domando che un dono gratuito.

Non lasciar cadere su di me il peso
schiacciante dei miei peccati:
nelle tue mani amorose rimetto
i miei innumerevoli errori.

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martedì 21 ottobre 2008

Dare

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Dare
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(Fonte non specificata)

Ogni uomo che ti cerca, viene per chiederti qualche cosa;
il ricco annoiato, la dolcezza della tua conversazione;
il povero, il tuo danaro; il triste, un po' di consolazione;
il debole, uno stimolo; colui che lotta, uno stimolo morale;
l'ammalato, un vero sollievo.
Ogni uomo viene per chiederti qualcosa.
E tu, ti permetti di perdere la pazienza!
Tu osi pensare: "Che fastidio!". Che infelice!
La legge nascosta che distribuisce misteriosamente
le cose eccelse si è degnata di donarti
il privilegio dei privilegi, il bene dei beni,
la prerogativa delle prerogative: dare!
Tu puoi dare! Per quante ore ha il giorno tu dai;
benché sia un sorriso, benché sia una stretta di mano,
benché sia una parola di sollievo.
Per quante ore ha il giorno, tu rassomigli a Lui,
che altro non è se non donazione perfetta,
diffusione perfetta e regalo perpetuo.
Dovresti inginocchiarti davanti al Padre e dirgli:
"Grazie perché posso dare, Padre mio!
Mai passerà sul mio volto l'ombra dell'impazienza!".
"In verità vi dico che vale più dare che ricevere!".

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domenica 19 ottobre 2008

Salve Regina donna missionaria,

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Salve Regina donna missionaria,
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(+ Tonino Bello)

Salve Regina, donna missionaria,
tonifica la nostra vita cristiana
con quell'ardore
che spinse te, portatrice di luce,
sulle strade della Palestina.

Anche se la vita ci lega ai meridiani
e ai paralleli dove siamo nati,
fa' che sentiamo egualmente sul collo
il fiato delle moltitudini
che ancora non conoscono Gesù.

Spalancaci gli occhi
perché sappiamo scorgere
le afflizioni del mondo.
Non impedire che il clamore dei poveri
ci tolga la quiete.

E liberaci dalla rassegnazione
di fronte alle tante sofferenze del mondo.
O clemente, o pia,
o dolce Vergine, Maria.

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lunedì 13 ottobre 2008

Lo splendore della felicità

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Lo splendore della felicità
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(Albert Camus)

Quando si è visto
una volta sola
lo splendore della felicità
sul viso di una persona
che si ama,
si sa che per un uomo
non ci può essere
altra vocazione
che suscitare questa luce
sui visi che lo circondano.

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martedì 7 ottobre 2008

Chi sono i santi?

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Chi sono i santi?

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(Fonte non specificata)

Una maestra di una scuola materna aveva portato la sua classe a visitare una chiesa con le figure dei santi sulle vetrate luminose. A scuola il parroco damanda ai bambini: "Chi sono i santi?". Un bambino risponde: "Sono quelli che fanno passare la luce".


 

Stupenda definizione: i santi fanno passare la luce di Dio che continua ad illuminare la terra.

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lunedì 6 ottobre 2008

Allontanate ogni preoccupazione!

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Allontanate ogni preoccupazione!
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(San Pio da Pietrelcina)

Di che dovete affannarvi se Gesù vuol farvi pervenire alla patria celeste per i deserti o per i campi, quando e per gli uni e per gli altri si perverrà lo stesso alla beata eternità? Allontanate da voi ogni soverchia preoccupazione che nasce dalle prove con le quali il buon Dio vuole visitarvi; e se ciò non è possibile, allontanatene il pensiero ed in tutto vivete rassegnati ai divini voleri.

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domenica 5 ottobre 2008

Pace interiore

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Pace interiore
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(Baruch B. Spinoza)

La pace interiore
non è il premio alla virtù,
ma è la virtù stessa.

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venerdì 3 ottobre 2008

Un augurio per tutti

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Un augurio per tutti
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(Marilena)

Benedetto il tuo volto,
se sul tuo volto sai accettare
un po' di lacrime altrui.
Benedette le tue mani,
se le tue mani sanno accettare
il lavoro di un fratello.
Benedette le tue labbra,
se hanno saputo trasmettere
un messaggio d'amore
e sanno baciare un nemico.
Benedetti i tuoi occhi,
se hanno saputo conservare,
tacere un segreto.
Benedette le tue vesti,
se coperte di povertà e umiltà.
Benedetti i tuoi piedi,
se hanno saputo condurti
verso i tuoi fratelli bisognosi,
verso Dio.
Benedetti coloro che seguono Dio,
e sanno scoprirlo.
Ma Dio sa amare anche il nemico,
anche colui che lo tradisce.

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martedì 30 settembre 2008

Perché sono nato, dice Dio

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Perché sono nato, dice Dio
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(Lambert Nolen)

Sono nato nudo, dice Dio,
perché tu sappia spogliarti di te stesso.
Sono nato povero,
perché tu possa considerarmi l'unica ricchezza.
Sono nato in una stalla,
perché tu impari a santificare ogni ambiente.
Sono nato debole, dice Dio,
perché tu non abbia mai paura di me.
Sono nato per amore,
perché tu non dubiti mai del mio amore.
Sono nato di notte,
perché tu creda che io posso illuminare qualsiasi realtà.
Sono nato persona, dice Dio,
perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.
Sono nato uomo,
perché tu possa essere "dio".
Sono nato perseguitato,
perché tu sappia accettare le difficoltà.
Sono nato nella semplicità,
perché tu smetta di essere complicato.
Sono nato nella tua vita, dice Dio,
per portare tutti alla casa del Padre.

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lunedì 29 settembre 2008

Non mi piacciono

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Non mi piacciono
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(Charles Peguy)

Non mi piacciono i beati
quelli che credono di essere della grazia
perché non hanno forza per essere della natura.
Quelli che credono di essere nell'eterno
perché non hanno il coraggio di essere nel tempo.
Quelli che credono di essere con Dio
perché non stanno con le persone.
Quelli che credono di amare Dio
perché non amano nessuno.

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domenica 28 settembre 2008

Il giorno degli uomini verdi

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Il giorno degli uomini verdi
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(Bruno Ferrero, Tutte storie)

Un giorno Dio, stufo delle guerre e delle violenze che si compivano sulla Terra, riunì tutti gli angeli e tenne loro questo discorso: "Avevo detto agli uomini: amatevi gli uni gli altri, e in vece si detestano, perché non sopportano le loro differenze. Ho deciso di impartire loro una buona lezione. Ordinò che a partire dal 1 maggio 2000 tutti gli esseri umani abbiano la stessa pelle color verde-mela, e che diventino tutti perfettamente uguali."
Il 1 maggio 2000 il professor O'Neil, premio Nobel per la biologia, si svegliò di soprassalto. Scese dal letto di pessimo umore e, guardatosi allo specchio, quasi che gli venne un colpo. Non si riconosceva più ! Penso di sognare, ma dopo una bella doccia fredda il risultato non era cambiato, anzi, la sua pelle era di un verde ancor più splendente. Velocemente si recò in cucina per bersi un caffè e trovò la moglie... irriconoscibile, anche lei verde ! Si collegò in videoconferenza con il suo collega giapponese Mite Mangiu, ma vide dall'altra parte del monitor una persona altrettanto verde ! Erano tutti e due disperati !
Scene simili si ripetevano in ogni angolo del mondo.
Clinton telefonò in fretta al presidente russo, ma quasi che non riconoscevano più le loro voci, anch'esse cambiate, uguali cioè alle voci di tutti gli altri uomini nel mondo.
Alcuni dirottatori del Kashmir minacciavano di uccidere tutti gli indiani sull'aereo, ma non li distinguevano più dagli altri passeggeri e sconsolati si misero a piangere.
Un centinaio di calciatori si spacciarono per Del Piero chiedendo un aumento di stipendio, ma furono tutti scacciati a calcioni, compresi il vero Del Piero, verde anche lui e non solo di bile !
I politici anche loro erano tutti verdi, compreso Bertinotti, mentre i veri "Verdi" diedero le dimissioni perché ormai si ritenevano inutili !
Insomma, era un vero manicomio. Gli occidentali erano tutti sconsolati, avevano perso tutto perché ovviamente banche, borse, industrie non potevano più funzionare, dato che non si distinguevano più direttori da impiegati, lavoratori da ladri opportunisti... In Africa e nel terzo Mondo invece erano contenti, perché adesso non c'era più il colore diverso della pelle come fattore discriminante...
Però la situazione era davvero grave... ovunque regnava il panico.
Ci fu un grande summit di biologi, ma alla fine il professor O'Neil disse che non sapeva proprio che fare.
Di fronte a questa ammissione di impotenza il buon Dio decise di intervenire e di riportare tutto alla normalità.
Con grande sorpresa e gioia indescrivibile il 15 maggio 2000 la gente si risvegliò normale, scoprendo la bellezza dell'essere diversi gli uni dagli altri. La gente corse fuori ad abbracciarsi, russi e ceceni, cattolici e protestanti, musulmani e ebrei, neri e bianchi... fu come una nuova nascita per tutti.
Certo, non tutti i problemi furono risolti, ma almeno nessuno più si sentiva superiore agli altri solo perché era nato in occidente anziché al sud del mondo.
Dio riunì nuovamente tutti i suoi angeli e concluse dicendo: "Chissà fino a quando durerà?".

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mercoledì 24 settembre 2008

Ci impegniamo


 

Ci  impegniamo

Noi e non gli altri, unicamente noi e non gli altri

Né chi sta in alto, né chi sta in basso, né chi crede , né chi non crede.

Ci impegniamo

Senza pretendere che altri si impegni con noi, o per suo conto, come noi o in altro modo.

Ci impegniamo

Senza giudicare chi non s'impegna, senza accusare chi non s'impegna, senza condannare chi non s'impegna, senza cercare perchè non s'impegna, senza disimpegnarci perché altri non s'impegnano.

Sappiamo di non poter nulla su alcuno,

Noi non possiamo nulla sul nostro mondo, su questa realtà che è il nostro mondo di fuori, poveri come siamo e come intendiamo rimanere e senza nome.

Se qualche cosa sentiamo di potere- e lo vogliamo fermamente- è su di noi, soltanto su di noi.

Il mondo si muove se noi ci muoviamo, si muta se noi ci mutiamo, si fa nuovo se alcuno si fa nuova creatura, imbarbarisce se scateniamo la belva che è in ognuno di noi.

L'ordine nuovo incomincia se alcuno si sforza di divenire un uomo nuovo.

La primavera incomincia col primo fiore, la notte con la prima stella, il fiume con la prima goccia d'acqua, l'amore col primo sogno.

Don Primo Mazzolari

domenica 21 settembre 2008

L'alfabeto di Dio

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L'alfabeto di Dio
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(padre Gianni Fanzolato)

A - Anche se non sei corrisposto, ama lo stesso, mi assomiglierai.
B - Benedici sempre, perché tu sei una benedizione di Dio.
C - Chiamami Padre, solo così potrai chiamare tutti gli altri fratelli.
D - Dona con gioia. I musi lunghi sono figli delle tenebre.
E - Esci dal guscio del tuo egoismo: troverai un mondo che ti aspetta.
F - Fa della tua vita una sinfonia di gioia; darai frutti saporiti.
G - Gira l'ago della tua calamita sempre dove ti porta il cuore: sempre e solo a Dio.
H - Hai un dono straordinario, per cui mi assomigli: l'amore; sfruttalo con gioia.
I - Intorno a te c'è tanta morte, odio e tenebre; ma tu sii sole che illumina e riscalda.
L - La terra non è la tua patria. Sei di terra, ma hai la mia vita: guarda allora in alto.
M - Metti la tua vita nel cuore di mio Figlio e di Maria: sarai dono d'amore.
N - Non permettere che il maligno deturpi la tua libertà. Aggrappati a me e sarai libero.
O - Odia il peccato, ma ama il peccatore: impara a perdonare e ama chi sbaglia, lo conquisterai.
P - Porta la pace di Dio col tuo sorriso: c'è bisogno di un raggio di sole e luce negli occhi.
Q - Quadro stupendo ti ho dipinto col sangue dell'Agnello; sei il mio capolavoro.
R - Resta un po' con me, figlio, quando si fa sera: io ti guardo e tu mi guardi ed è pace.
S - Senza il tuo mattone, la costruzione è vuota. Sii strumento docile nelle mie mani.
T - Tutto ho messo nelle tue mani, sei il signore della natura: conservala senza macchia.
U - Unisci cuore e mente: con la mente progetti, ma è col cuore che salvi e realizzi.
V - Vuoi essere felice? Sgombra tutto ciò che ti impedisce di volare e sciogli le vele.
Z - Zaino di eucaristia, preghiera e servizio sarà il tuo compagno di viaggio: farai miracoli.

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mercoledì 17 settembre 2008

Chi ci pensa

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Chi ci pensa
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(Bruno Ferrero, Il segreto dei pesci rossi)

Due pesci rossi vivevano in un vaso di vetro. Nuotando pigramente in tondo avevano anche tempo di filosofare.
Un giorno un pesce chiese all'altro:
"Tu credi in Dio?".
"Certo!".
"E come fai a saperlo?".
"Chi credi che ci cambi l'acqua, tutti i giorni?".

La vita scorre dentro di noi come un fiume tranquillo ed è un miracolo.
Ma facciamo l'abitudine anche ai miracoli. Ogni giorno è un dono tutto nuovo, una pagina bianca da scrivere. Dio ci cambia l'acqua tutti i giorni.

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martedì 16 settembre 2008

Quando sei disperato....

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Quando sei disperato....
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(S. Agostino)

Se senti vacillare la fede per la violenza della tempesta, calmati: Dio ti guarda.
Se ogni cosa che passa cade nel nulla, senza più ritornare, calmati: Dio rimane.
Se il tuo cuore è agitato e in preda alla tristezza, calmati: Dio perdona.
Se la morte ti spaventa, e temi il mistero e l'ombra del sonno notturno, calmati: Dio risveglia.
Dio ci ascolta, quando nulla ci risponde; è con noi, quando ci crediamo soli; ci ama, anche quando sembra che ci abbandoni.

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mercoledì 10 settembre 2008

Il vero amico

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Il vero amico
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(anonimo)

Il vero amico è come un bel libro: più lo leggi e più ti accorgi che il contenuto è più importante della copertina.

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lunedì 8 settembre 2008

Codice delle piccole buone azioni

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Codice delle piccole buone azioni
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(P. Lacordaire)

Il P. Lacordaire, convertito, avvocato, domenicano, deputato, famoso predicatore, accademico di Francia, si era composto un "Codice delle piccole buone azioni".

Eccolo per un esame di coscienza:

Sorridi alla monotonia del dovere quotidiano.


Taci quando ti accorgi che qualcuno ha sbagliato.


Elogia il fratello che ha operato il bene.


Rendi un servizio a chi ti è sottoposto.


Partecipa al gioco dei fanciulli, i prediletti di Dio.


Stringi cordialmente la mano al fratello che è nella tristezza.


Parla con dolcezza agli impazienti e agli importuni.


Guarda con affetto chi nasconde un dolore.


Riconosci umilmente il tuo torto.


Saluta affabilmente gli umili.


Abbi un pentimento sincero per il male fatto.


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domenica 7 settembre 2008

Occasioni

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Occasioni
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(Kahlil Gibran, La voce del maestro)

Non rinunciare alla speranza,
non abbandonarti
alla disperazione
per ciò che è stato:
piangere l'irrecuperabile
è la peggiore delle debolezze umane.

Non essere come colui
che siede a lato del fuoco,
guarda la fiamma estinguersi,
poi soffia sulle ceneri.

Chi cerca di afferrare un'opportunità
quand'è passata
è come chi la vede avvicinarsi
ma non le va incontro.

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sabato 6 settembre 2008

Amicizia

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Amicizia
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(
Kahlil Gibran, Il profeta)

Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
È il vostro campo, che seminate con amore e mietete ringraziando.
Egli è la vostra mensa e la vostra dimora
perché, affamati, vi rifugiate in lui
e lo cercate per la vostra pace.
Se il vostro amico vi confida il suo pensiero
non nascondetegli il vostro.
Quando lui tace
il vostro cuore non smette di ascoltarlo,
perché nell'amicizia
ogni pensiero, desiderio, speranza
nasce in silenzio e si partecipa con gioia.
Se vi separate dall'amico non addoloratevi,
perché la sua assenza vi illumina su ciò che più in lui amate,
come la montagna, per chi sale, è più nitida dal piano.
E non vi sia nell'amicizia altro intento
che scavarsi nello spirito a vicenda.
Perché l'amore che non cerca unicamente
che lo schiudersi del proprio mistero
non è amore, ma una rete che pesca soltanto cose inutili.
La parte migliore di voi sia per l'amico.
Se egli deve conoscere il deflusso della vostra marea,
fate in modo che ne conosca anche il flusso.
Perché cos'è il vostro amico,
se andate in cerca di lui per uccidere il tempo?
Cercatelo invece per avere tempo da vivere.
Perché egli è lì per servire il vostro bisogno,
non per riempire il vostro vuoto.
Condividetevi le gioie
sorridendo nella dolcezza amica,
perché nella rugiada delle piccole cose
il cuore scopre il suo mattino
e si conforta.

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giovedì 4 settembre 2008


"ORA COME ALLORA"



Il Musical di Santo Francesco d'Assisi



La sera della festa di San Francesco



sabato 4 ottobre 2008 alle 20.30



la compagnia CONTROCORRENTE



di Tamai (PN)



metterà in scena il Musical su san Francesco



nel Teatro Comunale di Lonigo (VI).


Ingresso libero. Offerte spontanee



per progetto missionario in Guinea Bissau.

Occasione d'oro da non perdere



e da far conoscere agli amici,



specialmente ai giovani.



Passaparola fin d'ora !


Informazioni:



frate Antonio Furlato



0444.830085



frateantonio2007@gmail.com

martedì 2 settembre 2008

Il Dio servo

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Il Dio servo
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(Enrico Ozzella)

Signore, quante cose
ti ho chiesto:
la salute, la guarigione,
il benessere.
Quante volte
ti ho pregato
di realizzare i miei sogni,
di dare un volto
ai miei desideri.
Ti ho trattato
come un servo.
Ma io che cosa
ti ho dato?

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lunedì 1 settembre 2008

Amicizia

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Amicizia
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(Fonte non specificata)

Sorveglia le tue amicizie,
perché vivano fino a sera.
E' questa l'ora in cui le saprai
meglio gustare.
Ti accorgerai che l'amicizia
è una delle maggiori gioie
concesse agli uomini.
E comprenderai che il miglior modo
per trovarla, è offrirla,
perché fiorisce quasi sempre
là dove l'hai seminata.

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venerdì 29 agosto 2008

Perché non fai niente?

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Perché non fai niente?
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(Fonte non specificata)

Tante volte Ti ho chiesto Signore:
Perché non fai niente per quelli che muoiono di fame?
Perché non fai niente per quelli che sono malati?
Perché non fai niente per quelli che non conoscono l'amore?
Perché non fai niente per quelli che subiscono le ingiustizie?
Perché non fai niente per quelli che sono vittime della guerra?
Perché non fai niente per quelli che non ti conoscono?

Io non capivo, Signore.
Allora tu mi hai risposto:
Io ho fatto tanto;
Io ho fatto tutto quello che potevo fare:
Io ho creato te!

Ora capisco, Signore.
Io posso sfamare chi ha fame.
Io posso visitare i malati.
Io posso amare chi non è amato.
Io posso combattere le ingiustizie.
Io posso creare la pace.
Io posso far conoscere te.
Ora ti ascolto, Signore.

Ogni volta che incontro il dolore tu mi chiedi.
Perché non fai niente?

Aiutami, Signore, ad essere le tue mani.

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lunedì 25 agosto 2008

Questo Gesù è un provocatore

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Questo Gesù è un provocatore
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(Fonte non specificata)

Io mi arrabbio, e lui mi dice: Perdona!
Io ho paura, e lui mi dice: Coraggio!
Io ho dubbi, e lui mi dice: Fidati!
Io sono inquieto, e lui mi dice: Sii tranquillo!
Io voglio star comodo, e lui mi dice: Seguimi!
Io faccio progetti, e lui mi dice: Mettili da parte!
Io accumulo, e lui mi dice: Lascia tutto!
Io voglio sicurezza, e lui mi dice: Dona la tua vita!
Io penso di essere buono, e lui mi dice: Non basta!
Io voglio essere il primo, e lui mi dice: Cerca di servire!
Io voglio comandare, e lui mi dice: Obbedisci!
Io voglio comprendere, e lui mi dice: Abbi fede!
Io voglio tranquillità, e lui mi dice: Sii disponibile!
Io voglio rivincita, e lui mi dice: Guadagna tuo fratello!
Io metto mano alla spada, e lui mi dice: Riconciliati!
Io voglio vendetta, e lui mi dice: Porgi l'altra guancia!
Io voglio essere grande, lui mi dice: Diventa un bambino!
Io voglio nascondermi, e lui mi dice: Mostrati alla luce!
Io voglio il primo posto, e lui mi dice: Siediti all'ultimo!
Io voglio essere visto, lui mi dice: Prega nella tua stanza!
No! Proprio non capisco questo Gesù!
Mi provoca...
Come molti dei suoi discepoli anch'io
avrei voglia di cercarmi un maestro meno esigente.
Però, anche a me succede come a Pietro:
Io non conosco nessuno,
che abbia parole di Vita eterna come Lui.

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domenica 24 agosto 2008

A ogni svolta

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A ogni svolta
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(Madeleine Delbrel)

A ogni svolta di strada ci sono
piccole guerre,
come a ogni svolta del mondo
ci sono le grandi guerre.
A tutte le svolte della nostra vita
possiamo fare la guerra o la pace.

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venerdì 22 agosto 2008

Io so che c'è speranza

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Io so che c'è speranza
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(Manoscritti di Qumran)

Io so che c'è speranza, o Signore,
grazie alla tua misericordia
e alla tua fiducia,
grazie all'abbondanza della tua forza.

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giovedì 21 agosto 2008

Hai mai pensato

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Hai mai pensato
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(Sérgio Jeremias de Souza)

Hai mai pensato a guardare tutte le cose con gli occhi di Dio?

Provaci! Tutto riacquista un senso nuovo:
il tuo lavoro, il tuo tempo libero, la tua famiglia, i tuoi amici, perfino i tuoi problemi.

Vedere le cose con gli occhi di Dio è un primo passo per diventare a sua immagine e somiglianza.

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domenica 17 agosto 2008

Il più raro fiore

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Il più raro fiore
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(Dietrich Bonhoeffer)

Non solo i frutti maturi, anche i fiori sono belli.
Se servano i fiori ai frutti o i frutti ai fiori chi lo sa?
Il più prezioso, il più raro fiore
è all'amico l'amico.
Lontano o vicino, nella felicità o nell'infelicità,
l'uomo riconosce nell'altro
colui che fedelmente aiuta alla libertà e a essere uomo.

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giovedì 14 agosto 2008

BUON FERRAGOSTO A TUTTI



Filastrocca vola e va






dal bambino rimasto in città.



Chi va al mare ha vita serena



e fa i castelli con la rena,



chi va ai monti fa le scalate



e prende la doccia alle cascate...



E chi quattrini non ne ha?



Solo solo resta in città:






si sdraia al sole sul marciapiede,



se non c'è un vigile che lo vede,



e i suoi battelli sottomarini



fanno vela nei tombini.



Quando divento Presidente



faccio un decreto a tutta la gente;



«Ordinanza numero uno:






in città non resta nessuno;



ordinanza che viene poi,



tutti al mare, paghiamo noi,



inoltre le Alpi e gli Appennini



sono donati a tutti i bambini.



Chi non rispetta il decretato



va in prigione difilato».



Gianni Rodari




mercoledì 13 agosto 2008

L'amore del dono

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L'amore del dono
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(Madre Teresa di Calcutta)

Prego per voi,
perché possiate conservare nei vostri cuori la gioia di amare Dio,
la gioia dell'amore e della bontà,
e di condividere questa gioia con tutti quelli con i quali vi trovate,
con le persone che lavorano al vostro fianco,
davanti a tutti i membri della vostra stessa famiglia.
Quello che importa non è la quantità del dono,
bensì l'intensità dell'amore con cui lo diamo.
C'è qualcosa in più di cui vi posso parlare:
della mia esperienza con i Poveri più poveri.
Devo ancora trovare la prima donna Povera disposta ad abortire.
Senza dubbio darà alla luce suo figlio.
È possibile che abbandoni la sua creatura sulla strada,
ma non sarà lei a eliminare suo figlio.
È un qualcosa che dobbiamo imparare dai Poveri:
la grandezza del loro amore per il figlio.
Preghiamo.
Chiediamo a nostro Signore che non si allontani dal nostro fianco
nel momento della tentazione.
Perché allo stesso modo in cui fu tentato Gesù,
il diavolo tenterà anche noi.
Non dobbiamo aver paura,
perché Dio è amore.
Se Dio ci ama, dal momento che lui è Padre amoroso,
non smetterà di aiutarci.
Quando ci rendiamo conto di aver commesso un errore,
andiamo da lui e diciamogli:
«Dio mio, mi spiace! Sono pentito!».

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martedì 12 agosto 2008

Telefono

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Telefono
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(Michel Quoist)

Ho appena riagganciato;
Perché ha telefonato?
Ah! Sì, Signore... ci sono.

Fatto sta che ho parlato tanto e ascoltato ben poco.

Perdonami, Signore, ho fatto un monologo e non ho dialogato.

Ho imposto la mia idea e non ho scambiato.
Perché non ho ascoltato, non ho imparato nulla;
Perché non ho ascoltato, non ho portato nulla;
Perché non ho ascoltato, non ho comunicato.

Perdonami, Signore, perché ero in comunicazione,
Ed ora siamo tagliati.

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lunedì 11 agosto 2008

I due vasi

I due vasi


Un'anziana donna cinese aveva due grandi vasi, ciascuno sospeso all'estremità di un palo che lei portava sulle spalle. Uno dei vasi aveva una crepa, mentre l'altro era perfetto ed era sempre pieno d'acqua alla fine della camminata dal ruscello a casa, al contrario di quello crepato che arrivava sempre mezzo vuoto. Per anni andò avanti così, con la donna che portava a casa solo un vaso e mezzo d'acqua.


Naturalmente, il vaso perfetto era orgoglioso dei propri risultati. Ma il povero vaso crepato si vergognava del proprio difetto, ed era avvilito di saper fare solo la metà di ciò per cui era stato creato.


Un giorno parlò alla donna lungo il cammino: "Mi vergogno di me stesso, perché questa crepa nel mio fianco fa sì che l'acqua fuoriesca lungo tutta la strada verso la vostra casa!"


La vecchia sorrise: "Non ti sei accorto che ci sono dei fiori sul sentiero dalla tua parte, ma non dalla parte dell'altro vaso? E sai perché? Perché io ho sempre saputo del tuo difetto ed ho piantato semi di fiori dal tuo lato, sul sentiero. Ogni giorno, mentre torniamo a casa, tu li innaffi. Per anni ho potuto raccogliere quei bei fiori utilizzandoli per decorare la tavola. Se tu non fossi stato come sei, non avrei avuto quelle bellezze per ingentilire la casa. Ognuno di noi ha una propria specifica caratteristica. Ma sono la crepa e il difetto che ognuno ha, a far sì che la nostra vita sia interessante e gratificante".

sabato 9 agosto 2008

Signore, io ti chiedo sempre perdono

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Signore, io ti chiedo sempre perdono
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(Fonte non specificata)

Signore, io ti chiedo sempre perdono, ad ogni mancanza mi ricordo che tu soffri per questo mio peccato che potevo evitare.

Dico parolacce e la sera prima di addormentarmi ti chiedo di perdonarmi.
...Ma un mio amico mi offende e non riesco a dimenticare tale offesa...

Non aiuto in casa e sono menefreghista nei confronti dei miei genitori che fanno sacrifici per me. Scusa Signore per la mia indifferenza.
...Però un mio amico non mi ha aiutato in un compito ed ho deciso che d'ora in poi con me ha chiuso...

Signore, perdonami perché ti penso poco e dedico poco tempo alla preghiera e al dialogo con te.
...Però un mio ex compagno di classe non si fa più sentire e ho deciso di dimenticarlo perché non merita le mie attenzioni....

C'è qualcosa che non quadra Signore: ti chiedo di perdonarmi le azioni che io stesso non sono capace di perdonare ad altri.... Ma è difficile...
Signore, dammi la forza di riuscire a perdonare perché il mio piccolo mondo possa essere un mondo di pace.

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