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mercoledì 19 dicembre 2007

Preghiera contro l'invidia

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Preghiera contro l'invidia
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(Fonte non specificata)

Signore, troppo spesso
sono preoccupato a giudicare gli altri,
dimenticando di ringraziarti
per i doni che mi hai fatto.
Perdonami di voler somigliare agli altri,
dimenticando di essere me stesso,
di invidiare le loro qualità,
dimenticando di sviluppare le mie.
Perdonami di essere troppo preoccupato
dall'impressione che faccio,
dall'effetto che produco,
di quello che si pensa e si dice di me.
Donami la capacità
di riconoscere e apprezzare le mie qualità
e di accettare, allo stesso tempo, i miei limiti.
Donami il coraggio di offrirmi agli altri e a Te
per quello che sono
e non per quello che gli altri
vogliono che io sia.
Donami, infine, la capacità di accettare gli altri
senza soffrire per le loro qualità,
ma al contrario,
donando a loro tutto me stesso,
arricchendoli col mio amore.

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domenica 9 dicembre 2007

Se Uccidi… Diventi un Testimonials ?

Se Uccidi… Diventi un Testimonials ?

Firenze, 18 novembre 2007 - Spero solo di aver letto male o che la notizia che tanto mi ha colpito, pubblicata da Libero, sia stata, come si dice in gergo, un po' forzata. Comunque se le cose stanno come ce le hanno raccontate la situazione è questa: Marco Ahmetovic, il giovane rom che ubriaco fradicio alla guida del suo furgone uccise nell'aprile scorso quattro ragazzi nelle Marche, sarebbe diventato testimonial di una marca di jeans e starebbe per diventarlo di un'altra di occhiali.

Lui, condannato in primo grado a sei anni e mezzo di reclusione per omicidio colposo, sta scontando la pena agli arresti domiciliari (e a spese nostre) in un residence di San Benedetto del Tronto (appartamento con terrazza vista mare). Fra un'abbronzatura e l'altra avrebbe trovato il tempo di incontrare un manager, ditte pronte ad investire a suon di migliaia di euro sulla sua specchiata personalità, e starebbe anche scrivendo un libro dal titolo 'Anch'io sono un essere umano'. Insomma, una vera e propria piccola star in divenire.

Questi sono solo gli inizi. Robetta, i 'rom jeans' o i 'rom glasses'. Poi arriveranno (se un giudice di manica larga concederà di uscire da quel noioso residence per qualche ora) i primi servizi fotografici, le serate in discoteca, qualche comparsata in tv locali, poi le riviste di gossip, e finalmente il grande salto: la tv nazionale. Prima qualche programmino a notte fonda, poi via via in un crescendo senza limiti, i programmi del pomeriggio e poi, se tutto va come deve andare, i talk show di seconda serata. Il massimo del successo. Se poi dovesse arrivare anche il cinema… No, non mettiamo limiti alla provvidenza che quella sera gli ha fatto investire e uccidere quei quattro poveri ragazzi.

Lui nel noioso residence a firmare contratti da testimonial, loro in quella noia senza fine chiamata bara, un paio di metri sotto terra. Ma certo bisogna capire e perdonare, come ci ha insegnato lo Stato da alcuni anni. Sopportare e andare avanti. E dare dei begli insegnamenti ai figli che, poveretti, chiedono spesso cosa faranno da grandi.

E tu lì a cercare risposte adatte ai tempi. Allora, se sei donna, per trovarti benino nella vita, non importa studiare. L'importante è tentare almeno di diventare velina. Qualche concorsino da miss, qualche fotografo 'giusto', qualche scandaletto tanto per apparire, e poi su su. Ricordandosi di 'essere sempre gentile'. Il massimo della disponibilità potrebbe essere concesso se non proprio a un ministro, al portavoce o al segretario dello stesso. O addiruttura alla guardia del corpo. Se invece sei maschio le cose sono un po' più in salita.

La via più breve per la celebrità, se uno è ragazzo, è far fuori i nonni perché ti hanno rifiutato la pensione per un po' di sana coca (una scusa del genere fa sempre effetto) vivisezionarli e mettere tutto su YouTube. Un successone. Se sei invece un po' più grandino la cosa è più complicata di questi tempi. Comunque il consiglio migliore è sempre quello di mettersi a fare il terrorista: basta un agente ammazzato così tanto per fare, un po' di molotov da tirare contro qualche caserma, dichiararsi prigioniero politico e poi pentirsi. Dopo pochi anni di galera, lo Stato ti riconoscerà tutti i diritti e ti ricompenserà per tutto quello che hai fatto.

Non so con che occhi guardiate voi questa società: con gli occhi di sinistra, di centro, di destra, con gli occhi di Diliberto che vuol portare in Italia la mummia di Lenin o con quelli di Storace che forse pensa ancora al Duce. Una cosa è certa: spero che concordiate che questa società così come si presenta è davvero malata. E che ha bisogno urgente di cure. Ma continuo a sperare di aver letto male la notizia che riguarda il signor Marco Ahmetovic, rom con quattro giovani vite sulla coscienza.

Fonte


Eccolo qui Alessio Sundas in tutto il suo splendore…

Il Signor Alessio Sundas, manager del ragazzino in questione dichiara che: "(…) Ho investito soldi per questo con un'equipe di nove tra produttori e grafici che hanno studiato e creato i prodotti oggi ambitissimi da aziende di gran nome". E ancora: "Insomma, non mi fermo, il meccanismo economico che si è creato ora non può bloccarsi"…

Non è interessato il Signor Alessio al messaggio sbagliato che sta trasmettendo ai nostri ragazzi ?

Evidentemente no, al Sundas piacciono molto gli Euri…

"Ravanando" in internet, che troviamo dal sito di

MI MANDA RAI 3 ?

Il mondo della moda e dello spettacolo può coinvolgere giovani e giovanissimi. Spesso sono però i genitori a credere in questo sogno per i propri figli. Quello che però non si immaginano è che bisogna stare davvero molto attenti a chi ci si rivolge, altrimenti si rischia, non solo di spendere inutilmente il proprio denaro, ma di non sapere nemmeno dove vanno a finire le fotografie del proprio bambino.

È questa la disavventura capitata ad alcuni genitori che, intervenuti a Mi Manda RaiTre, hanno raccontato di essere stati attratti dal mondo dello spettacolo, con la prospettiva di poter far partecipare i loro figli a casting per pubblicità e fiction televisive, e di avere per questo cercato un'agenzia che potesse aiutarli a realizzare questo loro desiderio.

Navigando su internet, sono tutti incappati nella "Alessio Sundas Management", un'agenzia di moda il cui titolare, Alessio Sundas appunto, prometteva grandi prospettive e contratti di lavoro immediati per i piccoli modelli. Promesse però mai mantenute
nonostante le cifre, a volte considerevoli, che alcuni genitori avevano investito nel progetto.

Alessio Sundas, intervenuto in diretta durante la trasmissione, non ha saputo spiegare che fine avessero fatto tutti i soldi versati dagli ignari genitori. Nonostante infatti abbia continuato sempre a sostenere di aver utilizzato quel denaro per confezionare i book fotografici dei bimbi, non c'è alcuna prova tangibile che li abbia veramente realizzati, nè tantomeno che li abbia inviati, come da lui sostenuto, ad agenzie di moda.

Anna Bartolini, intervenuta sul caso in questione, ha consigliato a chi fosse incappato in una situazione di questo tipo di rivolgersi immediatamente ad un legale per cercare di recuperare il maltolto.

Fonte

Volete esprimere il Vostro indice di gradimento al Signor Sundas…

Via telefono ? Tel 06 54832824

Via Fax ? Fax 0654834000

 
 

Via e mail ? Clicca qui

 
 

Allora fatelo !

Perchè tutto sto schifo finisca !

 
 

Grazie a tutti.

IL COMITATO TROVIAMO I BAMBINI

martedì 4 dicembre 2007

Chiesi a Dio

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Chiesi a Dio
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(Kirk Kilgour)

Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
Mi ha fatto povero per non essere egoista.
Gli domandai il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l'umiliazione
perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
Mi ha lasciato la vita perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini
nessuno possiede quello che ho io!"

(scritta da Kirk Kilgour, famoso pallavolista rimasto paralizzato nel '76 a seguito di un incidente durante un allenamento. La preghiera è stata letta da lui in persona di fronte al Papa durante il Giubileo dei malati a Roma)

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