Per la memoria di Hiroshima e Nagasaki
"Siamo qui per invitare il Sindaco Hullweck, e tutti gli altri Amministratori della città di Vicenza che ci hanno vietato l'uso di Piazza Matteotti, a partecipare alle iniziative che abbiamo programmato per ricordare Hiroshima e Nagasaki. Per due motivi. Primo: la lotta contro l'atomica è un obiettivo comune dell'umanità. Secondo: chiediamo che vengano a verificare i contenuti e il metodo delle azioni per le quali abbiamo chiesto di usufruire della Piazza. Venga il Sindaco, e solo dopo - non prima dichiari che si tratta di quattro giorni di antiamericanismo."
Questo abbiamo detto nella conferenza stampa, fatta ieri alle 12 in strada, davanti al Comune.
Sono almeno 20 anni che l'associazione Beati i costruttori di pace fa memoria ogni 6 agosto dei 140.000 morti di Hiroshima e - il 9 agosto - dei 70.000 di Nagasaki, per rinnovare l'impegno contro le bombe atomiche, contro le guerre, tutte le guerre. Quest'anno le nostre iniziative cominciano con una veglia di preghiera ecumenica e continuano, ogni sera, con momenti di spettacolo e riflessione su San Francesco, sull'opposizione alle guerre, sulla necessità della nonviolenza, e la proposta di una Legge d'iniziativa popolare per eliminare le bombe atomiche dall'Italia.
Mai ci era successo che l'Amministrazione comunale della città in cui organizzavamo gli eventi ci negasse uno spazio pubblico.
E invece, nel 2007 in Italia, succede anche questo. Il Sindaco Hullweck, insieme al vicesindaco e assessore alla Pubblica Sicurezza Valerio Sorrentino, l'assessore al Turismo Pietro Magaddino, l'assessore allo Sviluppo Economico Ernesto Gallo, la responsabile dell'Ufficio Unesco Lorella Bressanello, la direttrice dei Musei Civici Maria Elisa Avagnina, il direttore del settore Cultura Riccardo Brazzale e il direttore della Mobilità Fausto Zavagnin negano lo spazio pubblico. Almeno così riferisce il Giornale di Vicenza. A noi, però, è arrivato solo un fax firmato da un funzionario, il capo dipartimento Finanza e Sviluppo Economico. In pratica, rispondono alla nostra richiesta di autorizzazione all'uso dello spazio pubblico di Piazza Matteotti spiegando che non si può! Nelle altre piazze della città ci sono i lavori in corso; in Piazza Matteotti devono parcheggiare i pullman dei turisti. E poi: "La città e la cittadinanza stanno attraversando un momento di particolare delicatezza e sensibilità in relazione alle ben note vicende di interesse nazionale a causa delle quali potrebbero scaturire particolari tensioni sociali dagli esiti non prevedibili e pericolosi."
E' proprio per questo "momento di particolare delicatezza" che abbiamo scelto quest'anno Vicenza come luogo per far memoria delle vittime di Hiroshima. E lo abbiamo scritto: "non perché a Vicenza ci siano le bombe atomiche, ma perché Vicenza con la nuova base si configura come il pilastro, e al contempo l'avamposto, delle strategie della guerra preventiva." Sono riflessioni che vogliamo condividere. Da quando in qua, le riflessioni possono portare a "esiti non prevedibili e pericolosi"? Non sarà che il confronto sia ormai vietato? O forse la preghiera è diventata pericolosa!
In questi anni abbiamo attraversato tanti posti di blocco di eserciti in guerra. Con la stessa serenità, ma con la stessa determinazione, da oggi pomeriggio alle 17.30 saremo in Piazza Matteotti, come da programma. Vi aspettiamo.
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