Il nome del Blog nasce da una canzone dei Nomadi che è il mio gruppo preferito

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Ciao a Tutti
sono Claudio e vi do il benvenuto sul mio Blog

giovedì 25 dicembre 2008

Auguri di Buon Natale in tutte le lingue:

Auguri di Buon Natale in tutte le lingue:

Afrikaans: Gesëende Kersfees
Albanese:Gezur Krislinjden
Arabo: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Armeno: Shenoraavor Nor Dari yev Pari Gaghand
Azerbaijan: Tezze Iliniz Yahsi Olsun
Bahasa (Malesia): Selamat Hari Natal
Basco: Zorionak eta Urte Berri On!
Bengali: Shuvo Naba Barsha
Boemo: Vesele Vanoce
Bretone: Nedeleg laouen na bloavezh mat
Bulgaro: Tchestita Koleda; Tchestito Rojdestvo Hristovo
Catalano: Bon Nadal i un Bon Any Nou!
Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
Choctaw (Nativi americani, Oklahoma): Yukpa, Nitak Hollo Chito
Cinese (Cantonese): Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
Cinese (Mandarino): Kung His Hsin Nien bing Chu Shen Tan
Cingalese: Subha nath thalak Vewa. Subha Aluth Awrudhak Vewa
Coreano: Sung Tan Chuk Ha
Croato: Sretan Bozic
Danese: Glædelig Jul
Eschimese: (inupik) Jutdlime pivdluarit ukiortame pivdluaritlo!
Esperanto: Gajan Kristnaskon
Estone: Ruumsaid juuluphi
Farsi: Cristmas-e-shoma mobarak bashad
Fiammingo: Zalig Kerstfeest en Gelukkig nieuw jaar
Filippino: Maligayan Pasko!
Finlandese: Hyvaa joulua
Francese: Joyeux Noel
Frisone: Noflike Krystdagen en in protte Lok en Seine yn it Nije Jier!
Gaelico (Scozia): Nollaig chridheil huibh
Gaelico: Nollaig chridheil agus Bliadhna mhath ùr!
Gallese: Nadolig Llawen
Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
Greco: Kala Christouyenna!
Hamish Dutch (Pennsylvania): En frehlicher Grischtdaag un en hallich Nei Yaahr!
Hausa: Barka da Kirsimatikuma Barka da Sabuwar Shekara!
Hawaaiano: Mele Kalikimaka
Hindi: Shub Naya Baras
Indonesiano: Selamat Hari Natal
Inglese: Merry Christmas
Iracheno: Idah Saidan Wa Sanah Jadidah
Irochese: Ojenyunyat Sungwiyadeson honungradon nagwutut. Ojenyunyat osrasay.
Islandese: Gledileg Jol
Isola di Man: Nollick ghennal as blein vie noa
Latino: Natale hilare et Annum Faustum!
Latviano: Prieci'gus Ziemsve'tkus un Laimi'gu Jauno Gadu!
Lituano: Linksmu Kaledu
Macedone: Sreken Bozhik
Maltese: LL Milied Lt-tajjeb
Maori: Meri Kirihimete
Navajo: Merry Keshmish
Norvegese: God Jul, or Gledelig Jul
Occitano: Pulit nadal e bona annado
Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! oppure Zalig Kerstfeast
Papua Nuova Guinea: Bikpela hamamas blong dispela Krismas na Nupela yia i go long yu
Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia or Boze Narodzenie
Portoghese (Brasile): Boas Festas e Feliz Ano Novo
Portoghese: Feliz Natal
Rapa-Nui (Isola di Pasqua): Mata-Ki-Te-Rangi. Te-Pito-O-Te-Henua
Rumeno: Sarbatori vesele
Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom
Samoa: La Maunia Le Kilisimasi Ma Le Tausaga Fou
Sardo: Bonu nadale e prosperu annu nou
Serbo: Hristos se rodi
Slovacco: Sretan Bozic oppure Vesele vianoce
Sloveno: Vesele Bozicne. Screcno Novo Leto
Spagnolo: Feliz Navidad
Svedese: God Jul and (Och) Ett Gott Nytt År
Tailandese: Sawadee Pee Mai
Tedesco: Fröhliche Weihnachten
Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
Ucraino: Srozhdestvom Kristovym
Ungherese: Kellemes Karacsonyi unnepeket
Urdu: Naya Saal Mubarak Ho
Vietnamita: Chung Mung Giang Sinh
Yoruba: E ku odun, e ku iye'dun!

Semplicità dell'amicizia

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Semplicità dell'amicizia
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(Anonimo africano)

Due amici vivevano in due villaggi l'uno dall'altro lontani.
Una sera scoppiò un gran temporale, e la luna non c'era; ma uno dei due amici si svegliò ed ebbe voglia di andare a trovare l'altro. Si mise in cammino, benché avesse paura che un fulmine potesse colpirlo o il fantasma della notte mangiarlo.
Ma non si fermò fino a che non fu giunto alla capanna dell'amico. Era fradicio come fosse caduto in un fiume, ma portò nel capanno legna secca ed asciutta, accese il fuoco e fece cuocere il riso da offrire all'amico che frattanto si era svegliato.
«Perché sei venuto di notte, con questo tempaccio?», gli chiese l'amico.
«Perché mi era venuta voglia di stare vicino a te. Forse che il temporale ti ha chiesto il suo permesso per scoppiare?».

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mercoledì 24 dicembre 2008




La prima dote di un educatore

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La prima dote di un educatore
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(Padre Arsenio)

Prima dote di un educatore, per essere ascoltato, è l'essere amato, quindi si deve cercare non tanto di farsi temere, quanto di farsi amare, e questo lo si ottiene amando: se vuoi essere amato, ama tu per primo. E, quando si è amati, dall'amato si ottiene quanto si vuole. Ad un amor paterno corrisponde un amor filiale.

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CANDY CANE (PAESI ANGLOSASSONI)

CANDY CANE (PAESI ANGLOSASSONI)


I Candy Cane sono bastoncini di zucchero bianchi e rossi e appartengono alla tradizione natalizia anglosassone (americani soprattutto). I bambini li ricevono in dono durante le feste e li utilizzano spesso, oltre che come gustosissimi dolci da leccare e succhiare, come motivi ornamentali per addobbare l'albero.
Il Candy Cane, però, non è solo un dolcetto tipico per la gioia dei più piccoli, ma un vero e proprio insieme di simboli di origine cristiana: il bianco sta, infatti, a indicare la purezza della nascita di Gesù e il suo essere senza peccato; la durezza rappresenta la solidità su cui si fonda la Chiesa; la forma (una "J" allungata) simboleggia la parola Jesus, mentre le

 


 

quattro strisce rosse (tre più sottili e una più spessa) che li decorano rappresentano i segni della flagellazione sulla croce e il sangue versato da Cristo.

  


 

giovedì 18 dicembre 2008

La Mensa

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La Mensa
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(Fonte non specificata)

Alla mensa di Dio
c'è posto per tutti
c'è posto anche per me.
Alla mensa di Dio
non ci sono differenze
né discriminazioni
e l'invito è libero
senza costrizioni.
Alla mensa di Dio
troveremo il Pane
per sfamarci
non porteremo regali
niente doni
niente inviti da ricambiare
solo noi con il nostro niente.
Alla mensa di Dio
Dio ci guarderà
prenderà il Pane
e dirà:
"Alla mensa di Dio
c'è solo un segreto
chi ha patito sulla Terra
la fame o la sete
è invitato
ma chi non si è spezzato
e chi non mi ha sfamato
quando sulla Terra l'ho incontrato
busserà invano e non troverà niente!".

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mercoledì 17 dicembre 2008

Allora è Natale

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Allora è Natale
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(Fonte non specificata)

Se il Natale è Gesù
riconosciuto e amato,
allora è Natale.

Se il Natale è Gesù
accolto nella confessione e nell'eucaristia,
allora è Natale.

Se il Natale è Gesù
annunciato ai figli,
donato ai poveri nella carità,
professato dentro le gioie e le fatiche della vita,
di fronte a tutti, allora è Natale.

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martedì 16 dicembre 2008

Una buona medicina

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Una buona medicina
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(Aelredo di Rievaulx)

Non c'è medicina più forte o più efficace o più eccellente per le nostre ferite in tutte le cose terrene che avere chi soffra con noi in ogni sventura e goda nei successi.
L'amicizia rende dunque la prosperità più splendida e l'avversità più leggera dividendola un po' ciascuno.
In ogni azione, in ogni ricerca nella certezza, nel dubbio, in ogni evenienza, in ogni disavventura, in segreto e in pubblico, in ogni decisione, in casa e fuori, dovunque l'amicizia è gradita, l'amico è necessario e il suo favore utile.

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lunedì 15 dicembre 2008

La pace

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La pace
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(L. Housman)

La pace guardò in basso
e vide la guerra,
"Là voglio andare" disse la pace.

L'amore guardò in basso
e vide l'odio,
"Là voglio andare" disse l'amore.

La luce guardò in basso
e vide il buio,
"Là voglio andare" disse la luce.

Così apparve la luce
e risplendette.

Così apparve la pace
e offrì riposo.

Così apparve l'amore
e portò vita.

E il Verbo si fece carne
e dimorò in mezzo a noi.

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venerdì 12 dicembre 2008

Non c'è nessuno…

 Non c'è nessuno più fragile di chi si anestetizza con gli elogi che riceve.

Una persona intelligente non tiene conto degli elogi a buon mercato, preferisce una critica

onesta, fatta con l'intenzione di condurla verso la perfezione.

E' sciocco colui che ingrassa per le lusinghe alla sua intelligenza, al

suo sapere, alla sua ricchezza o alla bellezza, e non sa che coloro

che ora lo lusingano poi lo scherniranno

per la sua mediocrità e la sua stupidità.

La vanità inebria, rende incapaci di essere autocritici e getta nel

ridicolo.

  Preferisci sempre una critica onesta ad una lode falsa.

 
 

 
 

da: Ogni giorno la sua gioia

di S.J.Nobre

 
 

giovedì 11 dicembre 2008

Amici

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Amici
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(Fonte non specificata)

Noi siamo una lettera di Dio.

Egli ha mandato te al mio indirizzo e me al tuo.

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domenica 7 dicembre 2008

Ah, le piccole cose...!

Ah, le piccole cose...!

 Una donna sognò che entrava in un negozio,appena inaugurato

nella piazza del mercato e, con sua sorpresa, scoprì che Dio si trovava

dietro il banco. << Che cosa vendi qui?>>, gli domandò.

<< Tutto quello che il tuo cuore desidera>> rispose Dio.

Quasi senza credere alle sue orecchie, la donna si decise a chiedere

la cosa migliore che un essere umano potrebbe desiderare:

<< Desidero pace di spirito, amore, felicità, saggezza e assenza di

ogni paura>>, disse. E poi, dopo un istante di esitazione, aggiunse:

<< Non solo per me, ma anche per tutto il mondo>>.

Dio sorrise e disse:<< Credo che tu non abbia compreso, mia cara.

Qui non vendiamo frutti. Vendiamo solo semi>>.

 
 

A.de Mello


 

sabato 6 dicembre 2008

Digiunare

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Digiunare
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(Jean Galot, Ritorno alla sorgente)

Fa' digiunare il nostro cuore:
che sappia rinunciare a tutto quello che l'allontana
dal tuo amore, Signore, e che si unisca a te
più esclusivamente e più sinceramente.

Fa' digiunare il nostro orgoglio,
tutte le nostre pretese, le nostre rivendicazioni,
rendendoci più umili e infondendo in noi
come unica ambizione, quella di servirti.

Fa' digiunare le nostre passioni,
la nostra fame di piacere,
la nostra sete di ricchezza,
il possesso avido e l'azione violenta;
che nostro solo desiderio sia di piacerti in tutto.

Fa' digiunare il nostro io,
troppo centrato su se stesso, egoista indurito,
che vuol trarre solo il suo vantaggio:
che sappia dimenticarsi, nascondersi, donarsi.

Fa' digiunare la nostra lingua,
spesso troppo agitata, troppo rapida nelle sue repliche,
severa nei giudizi, offensiva o sprezzante:
fa' che esprima solo stima e bontà.

Che il digiuno dell'anima,
con tutti i nostri sforzi per migliorarci,
possa salire verso di te come offerta gradita,
meritarci una gioia più pura, più profonda.

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giovedì 4 dicembre 2008

Siamo mendicanti di Dio.

Siamo mendicanti di Dio.


 

            Se abbiamo denaro, chiediamo la pace.

            Se abbiamo la pace, chiediamo l'amore.

            Se siamo malati, reclamiamo la salute.

            Oppressi, esigiamo giustizia. Errani, chiediamo una casa.

            Disonorati, supplichiamo verità.

            Se siamo tranquilli, mendichiamo la fede.

            Se siamo orgogliosi, elemosiniamo umiltà.

            Non c'è chi non abbia qualcosa da chiedere.

            Di più, non c'è chi, chiedendo, resti senza ricevere.

            E' l'infinita bontà di Dio che noi dobbiamo ringraziare.

 
 

 
 

            da: Ogni giorno la sua gioia di S.J.Nobre

mercoledì 3 dicembre 2008

Ascoltami, o Dio!


 

 
 

Ascoltami, o Dio!


M'avevano detto che tu non esistevi
ed io, come un idiota, ci avevo creduto.
Ma l'altra sera, dal fondo della buca di una bomba,
ho veduto il tuo cielo.


All'improvviso mi sono reso conto
che m'avevano detto una menzogna.
Se mi fossi preso la briga di guardare bene
le cose che hai fatto tu,
avrei capito subito che quei tali
si rifiutavano di chiamare gatto un gatto.


Strano che sia stato necessario
ch'io venissi in questo inferno
per avere il tempo di vedere il tuo volto!
Io ti amo terribilmente...
ecco quello che voglio che tu sappia.
Ci sarà tra poco una battaglia spaventosa.
Chissà?
Può darsi che io arrivi da te questa sera stessa.


Non siamo stati buoni compagni fino ad ora
e io mi domando, mio Dio,
se tu mi aspetterai sulla porta.
Guarda: ecco come piango!
Proprio io, mettermi a frignare!
Ah, se ti avessi conosciuto prima
Andiamo! Bisogna che io parta.
Che cosa buffa:
dopo che ti ho incontrato non ho più paura di morire.
Arrivederci!

Tu sei Dio

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Tu sei Dio
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(Michel Quoist)

Gesù, senza troppa difficoltà credo che Tu sia Dio.
Tuo Padre me lo ha suggerito, ne sono sicuro,
poiché ci hai detto che da soli li non potevamo crederlo,
e lo ringrazio per questo dono meraviglioso
che trasforma la mia vita;
ma confesso, non è facile per me credere che Tu sia uomo.
Non un superuomo: un uomo. Uno vero.
E che non hai giocato a fare l'uomo, mascherato da uomo
per fingere di essere come noi, solidale per tutta la nostra vita.
Eppure, Signore, se ogni tanto faccio fatica a crederlo
quando medito questo mistero soltanto nella mia testa,
è per me la più meravigliosa delle notizie
quella che mi colma di riconoscenza e di gioia,
quando la contemplo nel mio cuore.
Poiché è ai miei occhi la prova più sicura, la più sconvolgente,
che ci ami sopra ogni altra cosa,
e che questo amore ci è vicino, così vicino da toccarci,
da mettere radici in noi.
In questa umanità da Te creata, ma così lontana,
da Te così lontana se non fossi venuto.
Perché avresti potuto amare dall'alto, Signore,
e mandarci un ambasciatore che Ti rappresentasse,
e invece ti sei spostato personalmente.
Saresti potuto venire accanto a noi, Tu, Dio, per trascinarci.
E noi, uomini, per seguirti.
Ma Tu sei venuto tra di noi, uomo come noi,
talmente come noi che siamo diventati fratelli.
Fratelli del bimbo che piangeva, beveva il latte di sua madre.
Fratelli del fanciullo che imparava a leggere, a pregare.
Fratelli dell'uomo che predicava così bene... troppo bene,
da morirne fra le torture, offrendo la sua vita per noi.
Fratello.
Nostro fratello Gesù,
grazie perché sei venuto tra noi come uomo vero.
Amen.

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