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domenica 29 aprile 2007

cresima


Ieri pomeriggio 51 ragazzi dell' Unità Pastorale di Bertesina, Bertesinella e Settecà
hanno confermato la loro fede nella chiesa parrocchiale di San Cristoforo. La cerimonia è stata celebrata da Monsignor Mariano Lovato vicario del vescovo.

mercoledì 25 aprile 2007

25 Aprile

25 aprile
18 mesi di battaglie
Già nei primi giorni dell'occupazione tedesca seguita all'8 settembre 1943, data dell'armistizio tra Italia e potenze alleate, si erano verificati scontri: reparti militari avevano reagito al tentativo di disarmo da parte dei tedeschi.
Anche se si trattò di azioni sporadiche, di limitata rilevanza e votate all'insuccesso vista la sproporzione di forze e d'armamento (la più significativa tra di esse avvenne a Roma a Porta San Paolo, ove reparti militari italiani e civili antifascisti si unirono per contrastare combattendo le forze tedesche d'occupazione) esse furono significative d'uno stato d'animo e di una volontà che andavano estendendosi tra la popolazione, accentuandosi man mano che l'esercito tedesco, pressato dall'avanzata anglo-americana nel Sud e Centro Italia, andava ripiegando verso Nord.
Le Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) videro una spontanea rivolta di popolo che con sacrifici ed eroismo ebbe la meglio sulle truppe tedesche e liberò la città prima dell'arrivo delle forze "Alleate". Ma fu in tutto il territorio del Centro-Nord, occupato dai tedeschi, che il movimento di Resistenza si dispiegò vanamente contrastato, con determinazione e ferocia, da nazisti e fascisti. Furono mesi di passione e anche di terrore.
I nazifascisti si opposero alla Resistenza, che li minacciava con azioni di guerriglia e sabotaggi, scatenando brutalità disumane che colpirono le forze della libertà e le popolazioni civili: rappresaglie ed eccidi si moltiplicarono, vennero compiute vere e proprie stragi, come a Boves in provincia di Cuneo, alle Fosse Ardeatine a Roma, a Sant'Anna di Stazzema in Versilia, a Marzabotto sull'Appennino emiliano, alla Benedicta sull'Appennino ligure-piemontese, a Bergiola e Vinca del Carrarese (ma non sono che pochi esempi tra le molte decine).
Le SS (Schutz Staffen, formazioni paramilitari naziste che al termine del conflitto, al processo di Norimberga, sarebbero state definite organizzazione criminale) si distinsero per crudeltà, vuoi nell'opera di repressione antipartigiana, vuoi nella cattura e deportazione di civili e segnatamente di ebrei avviati ai Lager.
In tutte le maggiori città italiane le SS organizzarono luoghi di tortura. Esse vennero coadiuvate con non minore crudeltà delle forze fasciste della Repubblica Sociale Italiana, particolarmente dalle "Brigate Nere" e dalla "Decima Mas".


Un testo un pò banale però per chi festeggia olre alla liberazione anche il proprio anniversario di matrimonio.

50 Primavere (Pooh)
Quel 25 aprile la guerra era di casa pioveva forte fuori dalla chiesa.
La fame era nell'aria, la vita una scommessa ma il prete continuava la sua messa.
Tu col vestito bianco, tu con le scarpe nuove, vi siete detti si, davanti a quell'altare.
E insieme per la vita vi siete incamminati tra il tempo, le promesse e le speranze.
La guerra che finiva, i balli americani, l'Italia da rifare con le mani.
I 10 alla schedina i figli all'improvviso la casa troppo stretta e io che crescevo troppo in fretta. Ma dimmi come si fa a stare come voi insieme per la vita;
che a me, l'amore quando c'è mi sembra sempre fuoco e invece dura poco.
Sarà che anime di razza è un po' che non ne fanno più.
Quel 25 aprile ritorna tutti gli anni e tutti gli anni vi ritrova insieme.
Avete visto il mare e il secolo cambiare il papa buono e l'uomo sulla luna.
C'è chi vi chiama nonni e che c'ha già vent'anni, è il tempo che trascorre ma non passa.
Tu col capelli bianchi, tu con gli occhiali nuovi, vi dite ancora si davanti al piatto di ogni giorno. Ma sarà fatalità, fortuna o che ne so ma siete ancora insieme.
E sembra amore nato ieri e invece sono già cinquanta primavere.
E noi con tutto da imparare siam qui a improvvisare amore.
Quel 25 aprile pioveva e gli invitati dicevano "Che sposi fortunati".

sabato 21 aprile 2007

Vivo Forte

Mi chiederai perchè
io apro le finestre
nella notte buia,
quando il cielo dorme.
Risponderò: lo so,
che io son figlio del vento,
che mi aiuta ancora a vivere felice.
Mi chiederai perchè
io apro le finestre sulle strade vuote,
quando la gente dorme.
Risponderò: lo so,
che io son figlio della notte,
che mi aiuta ancora a vivere felice.
E allora vivo e vivo forte,
faccio mia questa notte,
faccio mio il suo respiro.
Mi chiederai perchè
io chiudo le finestre,
quando sorge il sole e le stelle son lontane.
Risponderò: lo so
che io son figlio della notte,
che mi aiuta ancora a pensare.
E allora vivo, e vivo forte,
con mille pensieri, con mille idee.
E, allora vivo, e vivo forte,
faccio mia questa notte,
faccio mio il suo respiro

Ritiro Cresimandi a S. Pancrazio

Gruppo di Catechisti dell'unità Pastorale di Bertesina Bertesinella Settecà che hanno partecipato al ritiro a San Pancrazio con i cresimandi.
Il ritiro e stato tenuto da Fra Davis!

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